PREMESSA

Il Costruttore di una piscina, privata o pubblica, deve rilasciare la Dichiarazione di Conformità secondo quanto previsto dal D.M. 37/08  e secondo quanto espresso dal Ministero dello Sviluppo Economico, che ha ribadito l’obbligo di rilascio di questa dichiarazione per le parti idrauliche ed elettriche di tutti gli impianti di trattamento acqua.

Oltre alle disposizioni contenute nel D.M. 37/08 vanno osservate anche le Norme tecniche in vigore, così come previsto nella Dichiarazione di Conformità stessa.

Dal 2015 le norme tecniche in vigore per la realizzazione di una piscina privata sono le UNI-EN 16582 1-2-3 e  LE UNI-EN 16713 1-2-3 .

Quando si intende realizzare una piscina PRIVATA è necessario quindi seguire i passaggi di seguito riepilogati.

INFORMAZIONI AL PUNTO DI ACQUISTO (PREVENTIVO)

La Norma prevede che vengano indicate nel preventivo:

  • Il nome ed il riferimento della/e azienda/e responsabile della costruzione/ vendita / installazione
  • L’eventuale modello della piscina
  • Le dimensioni effettive dello specchio d’acqua e la sua profondità effettiva
  • L’ingombro totale del manufatto
  • Il volume d’acqua contenuto
  • I periodi di garanzia
  • Le informazioni sui pericoli
  • Informazioni sullo scavo e il movimento terra
  • La classe di perdita della piscina (UNI EN 16582 -1 par 4.3)
  • Efficienza di filtrazione (UNI EN 16713-1)

PERMESSI EDILIZI

Per qualunque piscina, soprattutto se viene effettuato un movimento terra, è necessario seguire l’iter autorizzativo previsto dal Comune nel quale si intende realizzare la piscina. In qualunque caso, se non si presenta nessuna richiesta di autorizzazione la piscina risulta a tutti gli effetti abusiva. In questo caso, sia il proprietario che il costruttore sono soggetti a sanzioni. Il costruttore deve sempre chiedere copia di un titolo edilizio valido prima di iniziare i lavori.

PROGETTAZIONE

La progettazione della piscina, di qualunque dimensione e destinazione d’uso sia, prevede obbligatoriamente  (per gli effetti del DM 37/08 , della Norma UNI 10637 e della Norma UNI-EN 16582-1):

  • progetto architettonico (1)
  • progetto strutturale
  • progetto degli impianti

Nel caso in cui la zona sia sottoposta a vincolo ambientale o idrogeologico andrà aggiunta anche la relativa progettazione prevista in questi casi.

Ogni progetto deve essere accompagnato da una relazione tecnica.

Il progetto degli impianti non deve necessariamente essere firmato da un professionista iscritto all’Albo, ma può essere redatto dal responsabile Tecnico dell’impresa che lo realizza, sempre che la stessa sia iscritta presso la Camera di Commercio come installatore alla lettera d) per la parte idraulica ed a) per la parte elettrica.

(1) Nel caso di piscina privata nel progetto architettonico è necessario indicare il/i punto/i fisso/i sul quale calcolare le eventuali tolleranze dimensionali (Norme UNI EN 16582-2 punto 7).

Tolleranze dimensionali delle piscine private secondo UNI EN 16582-2

Le piscine devono rispettare le dimensioni stabilite nel progetto iniziale e nel contratto di vendita.
La Norma stabilisce che un progetto deve fare parte del contratto di vendita.
Sono ammesse deviazioni minime, secondo le tolleranze dimensionali di seguito illustrate (vedi UNI EN 16582-2 punto 7).
Tutte le misure vanno prese ad una temperatura di 25°C + – 5°C.

  • Variazioni della dimensione complessiva

La variazione della dimensione complessiva di una piscina di lunghezza inferiore a 5 m può essere al massimo pari a 10 mm per metro, con un massimo complessivo di 30 mm.

La variazione della dimensione complessiva di una piscina di lunghezza superiore a 5 m può essere al massimo pari a 10 mm per metro, con un massimo complessivo di 50 mm.

Le differenze tra le diagonali per le piscine di forma ad angoli simmetrici non devono superare i 5 mm per metro.

  •  Variazioni della profondità

La massima variazione di profondità della piscina non può superare il 3%.

  •  Variazioni della planarità

Planarità del muro con la linea di galleggiamento:

  • Distanza di 2 m: ± 12 mm
  • Distanza di 200 mm: ± 6 mm

Planarità del fondo:

  • Distanza di 2 m: ± 12 mm
  • Distanza di 200 mm: ± 6 mm
  • Variazioni del livello
  • Variazione massima di livello tra gli skimmers durante il funzionamento: 15 mm
  • Planarità orizzontale della piscina rispetto alla linea di galleggiamento:
    • Su tutta la piscina massimo 25 mm
    • Alla distanza di 2 m: ± 10 mm
    • Alla distanza di 200 mm: ± 3 mm

Per le piscine a sfioro, il livello massimo del bordo deve essere realizzato in modo che la portata fluisca in modo continuo su tutto il perimetro del canale sfioratore.

Nel caso in cui ciò non avvenga il livello superiore del bordo sfioratore deve essere regolato di conseguenza (in sostanza, non si deve alzare il resto dello sfioro, ma abbassare il punto più alto).

In alternativa per raggiungere il risultato di uno sfioro continuo è possibile aumentare la portata.

  • Variazioni del punto fisso

Il punto fisso deve essere stabilito prima della installazione della piscina e scritto nel contratto. La variazione fra il punto fisso e la posizione della piscina non può eccedere i 50 mm su tutti i piani, a meno che non sia diversamente stabilito nel contratto.

  • Scale o strutture immerse

Quando una scala è parte della struttura ed è immersa, parzialmente o totalmente, le regole per determinare la geometria possono dipendere dalle leggi locali sulle costruzioni.

E’ accettabile una tolleranza dimensionale del 3% (fino ad un massimo di 20 mm) rispetto a quanto indicato nel contratto e nel progetto.

RIEPILOGO
Dimensione complessiva Piscina < 5m = 10 mm/m con un max di 30 mm 

Piscina > 5m = 10 mm/m con un max di 50 mm

Diagonali: 8 mm/m

Profondità 3%
Planarità del muro Distanza di 2 m: ± 12 mm 

Distanza di 200 mm: ± 6 mm

Planarità del fondo Distanza di 2 m: ± 12 mm 

Distanza di 200 mm: ± 6 mm

Livello degli skimmers tra loro 15 mm
Livello della piscina Su tutta la piscina massimo 25 mm 

Alla distanza di 2 m: ± 10 mm

Alla distanza di 200 mm: ± 3 mm

Livello dello sfioro Tutto il perimetro deve sfiorare, senza tolleranze
Punto fisso 50 mm su tutti i piani
Scale o strutture immerse 3% fino ad un max di 20 mm

CONFORMITA’ DEI MATERIALI

Secondo la Norma UNI EN 16582-1 tutti i materiali strutturali devono essere conformi alla norma tecnica di riferimento e sul materiale devono essere eseguiti appositi test sulla resistenza alla osmosi, a seguito dei quali va rilasciata adeguata certificazione, comprese le vasche in vetroresina (punto 4.4.3). Il sistema filtrante deve essere certificato secondo la efficienza di filtrazione e tale caratteristica deve essere inserita nel preventivo e nel manuale. Senza tale caratteristica il filtro non può ritenersi a norma. La/le presa/e di fondo deve rispettare le indicazioni contenute nella UNI EN 16713-2. Senza tali caratteristiche la presa di fondo non può ritenersi a norma.

Altre caratteristiche sono previste per tutti i componenti dell’impianto.

DURANTE LA COSTRUZIONE

Va eseguita la prova in pressione delle tubazioni, in contraddittorio con il Direttore Lavori o il proprietario.

Nel caso di getti in cemento armato la prova in pressione va eseguita sia prima che dopo il getto (UNI EN 16582 par 4.3).

DOCUMENTAZIONE A FINE LAVORI

Al termine dei lavori, la ditta costruttrice dovrà consegnare i documenti elencati di seguito:

Il verbale di consegna

Il verbale di consegna dell’impianto funzionante va redatto in contraddittorio tra il costruttore, il progettista ed il cliente e che stabilisce il buon funzionamento e la rispondenza alle norme dell’impianto nel suo complesso e di tutte le componenti di cui è costituito.

E’ possibile indicare nel verbale alcune eventuali riserve, per le quali però va concordato un termine entro il quale devono essere risolti i problemi che le hanno generate.

La scheda descrittiva dell’impianto di trattamento

Si tratta in pratica di una relazione tecnica che illustri gli aspetti principali dei quali è costituito l’impianto. Si tratta di una relazione specifica della piscina oggetto della progettazione effettuata in precedenza.

Tale scheda dovrà contenere:

– tipologia e specifiche di progetto dell’impianto;

– planimetria con identificazione delle vasche asservite all’impianto di trattamento;

– schema funzionale;

– altra documentazione tecnica (portata, pressione, diametro tubazioni, potenze elettropompe, volumi, ricicli, ecc.) relativa ai componenti degli impianti di circolazione, di filtrazione, di disinfezione e trattamento chimico, anche allo scopo di poter identificare eventuali ricambi necessari.

Manuale di conduzione e manutenzione

Deve essere redatto uno specifico manuale di conduzione e manutenzione dell’impianto consegnato, secondo quanto riportato dalla Norma UNI EN 16582-1-2-3 e UNI EN 16713-1-2-3.

In questo manuale devono essere riportate indicazioni specifiche riguardanti la messa in funzione, l’esercizio, la chiusura e la manutenzione degli impianti, con indicazioni chiare e precise per intervenire in caso di guasto o mal funzionamento.

CONCLUSIONI

In assenza del rispetto di alcune delle prescrizioni tecniche sopra riportate, la piscina non può ritenersi a norma e la dichiarazione di conformità, laddove rilasciata, non sarebbe veritiera o sarebbe carente della dichiarazione (obbligatoria) del rispetto delle norme tecniche.

Solo le aziende iscritte presso la Camera di Commercio competente per territorio come installatore, ed in possesso della qualifica necessaria per l’abilitazione ai lavori di cui alla lettera “d” (per la parte idraulica) ed “a” (per la parte elettrica) possono rilasciare la dichiarazione di conformità.

In assenza della abilitazione, le imprese non possono esercitare l’attività di installatore.

L’installatore che non rispetta gli obblighi previsti dalla normativa vigente è esposto a sanzioni civili, penali ed amministrative.

Più precisamente, l’art. 15 del D.M. 37/08 prevede l’applicazione di sanzioni amministrative da 100 a 1.000 Euro in caso di mancato rilascio della dichiarazione di conformità e da 1.000 e 10.000 Euro per violazione degli altri obblighi imposti dalla normativa in materia di impianti.

In caso di reiterazione delle violazioni è, altresì, prevista la sospensione della abilitazione dell’installatore.

Inoltre, i contratti stipulati da imprese non abilitate sono colpiti dalla sanzione della nullità.
Infine, potranno essere integrati i reati di lesioni personali o omicidio colposo, qualora dalle violazioni delle norme in materia, derivino danni alle persone.

Solferino, 25 settembre 2017
dott. Rossana Prola