Stai pensando di costruire la tua piscina? Pensa anche alla manutenzione!

Se qualche costruttore vi fa credere che la sua piscina non necessiterà mai di manutenzione, o solo di qualche ora ogni tanto, c’è un’unica cosa da fare: non credergli. A meno che per “ogni tanto” si intenda ogni settimana… Si tratta di intendersi sul termine. Ogni manufatto necessita di manutenzione: una casa, un garage, una tettoia, un giardino… Non esistono prodotti che durano nel tempo e si mantengono in efficienza senza bisogno di cure.

La piscina ha SEMPRE bisogno di manutenzione, non esistono piscine che non ne necessitano, e con una frequenza non trascurabile. Per mantenere l’acqua pulita, infatti, è necessario, banalmente, rimuovere lo sporco. Questa operazione può essere compiuta in modo più o meno automatizzato, ma deve essere fatta e controllata.

La pulizia del fondo della vasca può essere fatta da un robot, è vero, ma chi lo mette e lo toglie dall’acqua? Chi pulisce i filtri del robot? Chi fa a mano le rifiniture negli angoli, vicino ai gradini delle scale, sotto le scalette prefabbricate, nei punti nei quali il robot non attiva?

La pulizia dei cestelli degli skimmer per rimuovere lo sporco e le foglie è una operazione fondamentale per mantenere in efficienza la pompa, così come la pulizia del prefiltro della pompa.

Il controlavaggio del filtro a sabbia, la pulizia del filtro a calza, del filtro a cartuccia, lo svuotamento e riempimento del filtro a diatomea, sono operazioni che, se trascurate, portano rotture e malfunzionamenti.

La pulizia della bordo di parete che resta scoperta nelle piscine a skimmer deve essere compiuta con meticolsità, per evitare deterioramenti del rivestimento che non si riesce più a recuperare.

Senza parlare di tutte le operazioni relative al trattamento chimico dell’acqua, che meritano una trattazione a parte.

E queste sono le operazioni di manutenzione che vanno eseguite di routine.

E se qualcosa non funziona come dovrebbe?

Nel caso in cui la piscina sia stata mal progettata e/o mal realizzata, la situazione si complica di molto. Perchè, in questo caso, alle operazioni di routine si affiancano tutte quelle che diventano necessarie per far funzionare un impianto fatto male.

Pompe che non si innescano da sole, presenza di aria, circuiti elettrici che saltano, allagamenti dopo i temporali, e la lista è lunga.

È questa parte che va evitata in tutti i modi, investendo tempo e denaro (che verrà ampiamente recuperato!) nella fase di progettazione.

La fase di progettazione è quella che di solito viene trascurata perchè ci si fa sopraffare dall’emozione e si vuole la piscina subito, immediatamente. Così si cade nelle mani di costruttori incapaci, che promettono piscine miracolose, senza manutenzione.